mercoledì 6 agosto 2008

Le isole Tremiti e le loro spiagge

Le isole Tremiti e le loro spiagge

Originate probabilmente da una serie di terremoti che le fecero distaccare dalla terraferma e a cui dovrebbero il loro toponimo, le Isole Tremiti, denominate le “Perle dell’Adriatico”, rappresentano una delle principali riserve marine d’Italia. L’arcipelago, 12 miglia a nord del promontorio del Gargano, è composto dalle isole di San Domino, San Nicola, Capraia, Pianosa e Cretaccio, benché quest’ultima, di gran lunga la più piccola, venga ormai considerata soltanto un grande scoglio. Dal punto di vista amministrativo formano un comune a sé, Isole Tremiti appunto, appartenente alla provincia di Foggia.

Le acque cristalline e gli splendidi fondali richiamano numerosi turisti soprattutto nella stagione estiva, attratti anche dalla possibilità di fare immersioni sottomarine e praticare la pesca subacquea ove consentito. Analogamente ad altre isole mediterranee, anche le Tremiti sono state utilizzate in passato come colonie penali e luoghi di eremitaggio: ciò ha certamente contribuito alla nascita di leggende anche molto suggestive. Molte sono legate all’eroe omerico Diomede – nell’antichità erano dette infatti “Isole Diomedee” – che qui si sarebbe ritirato, avrebbe sepolto un ingente tesoro e avrebbe la sua tomba, mentre i suoi compagni sarebbero stati mutati negli albatri, detti anch’essi diomedee.

Pianosa, la più piccola dopo Cretaccio, è completamente disabitata per via dell’assenza di grandi piante e l’impervio terreno roccioso, ma è una delle zone più protette dalla Riserva Marina istituita nel 1989 per tutelarne l’eccezionale varietà della flora sottomarina. Lo stesso vale per Capraia, seconda isola in ordine di estensione ma anch’essa assolutamente selvaggia e disabitata.
L’Isola di San Nicola è invece il centro amministrativo oltre che culturale dell’Arcipelago. Abitata sin dal I millennio a. C., l’isola presenta tracce di insediamenti dell’Età del ferro, dell’età ellenistica e di quella romana.
La costruzione più importante è di gran lunga l’abbazia di Santa Maria a Mare, una struttura imponente, una sorta di castello-convento sorto attorno all’anno 1000 a guardia del porto. Pur essendovi una struttura ricettiva, il turismo estivo è appannaggio della maggiore delle isole, quella di San Domino e diverse strutture turistiche campeggi e hotel dove è possibile fruire dell’unica spiaggia sabbiosa dell’Arcipelago, Cala delle Arene, insieme a Cala Matano e alla spiaggia dei Pagliai, scogli così denominati per la loro forma piramidale: a quest’ultima si accede solo via mare. Visitando l’isola in barca ci si imbatte in moltissime grotte appena sottacqua, tra cui quella delle Viole, del Bue Marino, delle Rondinelle e delle Murene.

I fondali mozzafiato, le acque limpidissime, le rocce dalle forme più strane, i boschi di Pino e le spiagge fanno dell’Isola di San Domino la più attrezzata dal punto di vista turistico, potendo contare su un’offerta completa e vantando strutture ricettive di primo piano.